Le immagini sono parti del mio corpo ottenute con lo scanner; le mani sono l’elemento del corpo visibile che evoca qualcosa di invisibile. E’ un lavoro sulla presenza/assenza e vuole essere una riflessione sul vuoto che si crea da un’assenza e sulla presenza di un mistero che ci avvolge.
Lavoro inserito da Giorgio Bonomi nel terzo volume Il corpo solitario, L’autoscatto nella fotografia contemporanea ed. Rubbettino.